iJobs. Biografia non autorizzata di Mr Apple di Riccardo Bagnato, Manni Editori, Lecce, 2011 Steve Jobs è stato il primo ad aver messo in commercio un pc: era il 1976 e si chiamava Apple I. Dopo 35 anni, è ancora a capo della Apple. Lo sviluppo straordinario di questa azienda che ha innovato il mondo della tecnologia, del marketing e del design è legato a doppio filo alla figura del suo fondatore. Apple, oltre a produrre computer di successo, domina il mercato dei lettori mp3 con gli iPod, è leader nel settore mobile con gli iPhone, e pioniera nel mondo dei tablet con gli iPad. Un brand che è divenuto uno status symbol, stile di vita, moda e che raccoglie attorno a sé una comunità di seguaci appassionati che subiscono in maniera straordinaria il carisma di Jobs. Il libro ripercorre la storia di Jobs in parallelo a quella di Apple, mettendo in evidenza episodi meno noti o trascurati nelle biografie ufficiali, raccogliendo testimonianze di chi ha lavorato con lui e talvolta “contro” di lui, senza tacere dei tic, delle ingenuità e dei veri e propri errori in cui Jobs e la Apple sono incorsi. L’autore entra nel “mondo Apple” e svela cosa abbia spinto la pubblica opinione e la stampa - anche in Italia - a schierarsi così apertamente a favore di Mr. Apple. |
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Armi d'Italia, Protagonisti e ombre di un made in Italy di successo [ Nuova edizione tascabile ] di Riccardo Bagnato e Benedetta Verrini, prefazione di Sandro Calvani (Rappresentante dell'Ufficio dell'ONU contro la Droga e il Crimine, Colombia), Fazi Editore, Roma, 2008 [Acquista il libro su IBS Italia oppure su Amazon | Rassegna Stampa ] "Sono passati tre anni dalla prima edizione di Armi d'Italia, ma da allora molto è accaduto. Sono usciti tre report annuali dell'Associazione industrie per l'aerospazio, i sistemi e la difesa (Aiad), quattro relazioni del governo italiano sull'andamento dell'export di armi italiane nel mondo e tre edizioni del rapporto annuale promosso dal Sipri, l'Istituto internazionale di Stoccolma per la ricerca sulla pace. E tutti testimoniano un aumento generalizzato degli investimenti, sia a livello nazionale che internazionale. Ma è soprattutto il contesto a non essere più lo stesso..." [Dalla prefazione alla nuova edizione, ripresa su "Il mondodomani" n.3/2008, rivista di Unicef Italia, in occasione dell'uscita] |
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Communitas n. 6 - Nuda vita, vita nuda, il corpo nell'epoca della biopolitica [interventi di Riccardo Bagnato, Pietro Barcellona, Fausto Bertinotti, Aldo Bonomi, Roberto Esposito, Natalino Irti, Serge Latouche, Luigi Manconi e Giulio Tremonti], Milano, Società editoriale Vita, novembre 2005 Si tratta del numero 6 del mensile Communitas, dedicato al tema del corpo (secondo volume), alle implicazione economiche, sociali, politiche, che la sua trasformazione o il suo utilizzo comportano nella nostra società. Di seguito l'indice: Biopolitica. Il potere sui corpi (Roberto Esposito); Per un'altropologia ai tempi della biopolitica (Aldo Bonomi); Decolonizzare l'immaginario (Serge Latouche); La giuridificazione del bíos (Natalino Irti); Dalla morale alle morali (Luigi Manconi); La politica pratichi l'ignoranza scientifica (dialogo con Giulio Tremonti di Riccardo Bonacina); Precarietà, un furto di futuro e di figli (dialogo con Fausto Bertinotti di Sara De Carli); Biopolitica e diritti (Pietro Barcellona); L'Unione europea e la corsa alla genetica (Riccardo Bagnato); La giurisdizione dell'innumerevole (Riccardo Bagnato). Il volume è in vendita nelle librerie Feltrinelli. |
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Armi d'Italia, Protagonisti e ombre di un made in Italy di successo di Riccardo Bagnato e Benedetta Verrini, prefazione di Sandro Calvani (Rappresentante dell'Ufficio dell'ONU contro la Droga e il Crimine, Colombia), Fazi Editore, Roma, 2005 [ Indice | Acquista il libro su IBS Italia, Amazon | Rassegna Stampa ] “Il made in Italy non è solo pizza, auto, scarpe e bei vestiti. È fatto anche da celebri pistole, adottate dai corpi di polizia di diversi Paesi nel mondo; da milioni di mine, ormai messe al bando ma ancora pronte ad esplodere in ogni angolo del Sudest asiatico e dei Balcani; da aerei ed elicotteri di ultima generazione. L'Italia, dal 1945 ad oggi, si è annualmente piazzata tra i primi dieci produttori di armamenti nel mondo; sono italiani i presidenti delle più importanti realtà armiere europee; un sostegno incondizionato all'industria non proviene da una sola fazione politica, ma coinvolge quasi tutto l'arco parlamentare; e, in epoca di grandi privatizzazioni, la massima parte della produzione di armamenti rimane, per il tramite di Finmeccanica, saldamente sotto il controllo dello Stato. Intanto, il 3 giugno 2003 il Parlamento italiano ha dato il definitivo via libera alla riforma della legge 185 del 1990, una delle normative più avanzate al mondo in materia di trasparenza e controllo sul commercio di armi da guerra. La riforma è stata inseguita per oltre un decennio dalla lobby degli industriali, ansiosa di liberarsi da una gabbia che le impediva di chiudere affari con clienti ottimi ma impresentabili; ed infine, nonostante un parziale successo di una grande campagna d'opinione, i controlli si sono allentati e buona parte delle produzioni e delle vendite sono state sfilate dalla rendicontazione pubblica. Di tutto questo, e di molto altro – anche delle tante operazioni ai limiti del lecito compiute da produttori, commercianti e dalle cosiddette banche armate a sostegno di esportazioni dirette verso i luoghi più caldi del pianeta si parla in questo in questo libro; nella convinzione che non si possa comprendere la politica estera d'Italia e d'Europa, i rapporti di entrambe con gli Stati Uniti, il nostro recente coinvolgimento in missioni di guerra “umanitaria” o “preventiva” senza comprendere il delicato intreccio fra industria armiera, potere politico e potere finanziario.” [ Acquista il libro su IBS Italia ] |
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Ciampi in China, L'Ue, la Cina e le armi... della diplomazia di Riccardo Bagnato. Milano, 18 dicembre 2004 (Acquista il saggio direttamente online) “Il 4 dicembre 2004 il Presidente del Repubblica Carlo Azeglio Ciampi si reca in visita in Cina per cinque giorni. Una visita rinviata due volte nel corso dell'anno, fortemente voluta, sostenuta da più parti, come attesta niente po' po' di meno che lo stesso Oliviero Diliberto, segretario nazionale dei Comunisti italiani («Ciampi è un magnifico ambasciatore per l'Italia», ANSA, 5/12), e che però, da un lato, ha diviso la maggioranza di governo, e dall'altro, ha creato un certo imbarazzo nella società civile italiana. Il 5 dicembre, infatti, Ciampi dichiara: «Ho confermato al presidente Hu Jintao che l'Italia guarda con favore all'abolizione dell'embargo sull'esportazione delle armi e lavora attivamente per renderla possibile». Apriti cielo...” [scarica il saggio] |
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Berlino: Oltre il muro, 15 anni dopo “Era il 9 novembre 1989 quando le televisioni di tutto il mondo trasmisero le immagini della caduta del muro di Berlino. Sono passati 15 anni, e di quelle immagini ricordiamo soltanto i brindisi, i sorrisi, lo stupore. Una vera e propria euforia contagiosa, che oggi è svanita. I giorni in cui Ossi e Wessi – così come vengono chiamati in gergo i tedeschi dell'est e i quelli dell'ovest – gridavano "Wir sind ein Volk" (“Siamo un popolo”) ha infatti lasciato il posto a contraddizioni ma anche a nuove speranze, in una parola: a Berlino. |
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Orientierungsangaben/Punti di orientamento, Berlin Alexanderplatz “... Alexanderplatz e dintorni diventa così uno sforzo visivo, fra i ricordi personali, le icone cinematografiche e le vertigini della memoria collettiva; è ciò che si vede dai tetti, nascosti dalle sagome pubblicitarie, oggi sostituite o eliminate. Un piano sequenza al limite del suicidio, imprigionati dai cartelloni e dai tubi necessari al loro sostegno. E’ ciò che si scorge guardando l’orizzonte basso, oltre, senza che l’occhio possa piegarsi, ma solo avvertire lo spazio sottostante [...] Siamo forse costretti a crederci come quegli angeli di Wim Wenders nel film Il cielo sopra Berlino: non più sulla Colonna della Vittoria in pieno Tiergarten (il parco centrale di Berlino, oltre la Porta di Brandeburgo), o nella splendida Staatsbibliothek (Biblioteca Statale) di Potsdamer Platz, dove i protagonisti di Wenders osservano l’umanità passare; ma come quegli angeli siamo sui tetti di Berlino ad ascoltare i rumori, a consolare i pensieri, ad immaginarci un orizzonte possibile, nascosti da pubblicità di cui possiamo tutt’al più decifrare il nome leggendolo al contrario, richiamando, qui sì, un topos cinematografico americano da ultima scena, da combattimento finale, da Harold Lloyd nel film Safety Last, appeso alle lancette di un orologio in cima al palazzo. Ma dove non succede nulla di tutto questo. E dove il silenzio sembra prendersi il suo tempo.” (Riccardo Bagnato, dalla presentazione della mostra fotografica Orientierungsangaben / Punti di orientamento, Berlin Alexanderplatz di Norbert Wiesneth) |
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Biblionline. Progetto di archiviazione
e ricerca on demand di bibliografie ragionate “A mano a mano che crescevano le esigenze di informazione, abbiamo assistito all'ampliamento della gamma dei repertori disponibili, con un'articolazione sempre più complessa. Di conseguenza il numero e la tipologia delle bibliografie utilizzabili sono estremamente alti, al punto da poter creare non poche difficoltà di orientamento” [DEL BONO, Gianna La Bibliografia. Un'introduzione, Carocci editore, 2000, Roma, p. 25]. Da cui la necessità di elaborare un nuovo, ma non per questo rivoluzionario, metodo di archiviazione che abbia come presupposti: l'utente internet reale e l'architettura Web. Acquista. |
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